ORAZIO CAMMISA – Alberobello (BA) 13 giugno 1974 – 13 giugno 2021

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ORAZIO CAMMISA – ALBEROBELLO (BA)
13 giugno 1974 – 13 giugno 2021
È il 13 giugno di 45 anni fa e Orazio Cammisa prende servizio di pomeriggio per la processione del Corpus Domini. Inizia il suo giro, con il blocchetto delle contravvenzioni e nella tasca il gessetto con cui, nelle multe per divieto di sosta, segnava sull’asfalto l’occupazione abusiva dell’autoveicolo.
Fin da ragazzo lo chiamavano tutti “D’Artagnan” per il suo essere sempre generoso con gli umili, ma anche intransigente e severo con i furbi e i balordi. Quel giorno Orazio, entrato nel Caffè Sport per ripararsi da un momentaneo piovasco, viene colpito per vendetta da Carmelo, che era in preda ai fumi dell’alcool, con un coltello a serramanico con un fendente dritto al cuore. Orazio lo aveva redarguito più volte in precedenza, non solo perché ubriaco ma anche per altre vicende.
Dopo l’aggressione interviene immediatamente il dottore che lo stende per terra e pensa subito di riattivare il battito del cuore, ma non c’è nulla da fare.
Simbolo dei valori della legalità e del dovere Orazio Cammisa era nato ad Alberobello, ma nel 1960 si arruolò nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza di Torino, dove prestò servizio fino al 1963, quando si congedò. Nel 1965 venne assunto, vincitore di concorso pubblico dal Comune di Alberobello con la qualifica di Vigile Urbano, ricevendo dal Sindaco encomi per l’impiego e la competenza dimostrata.
La tragedia colpì la città e in un momento si sperò in una salvezza miracolosa per quella vita fatta di luce, portata avanti con amore, dominata dalla dignità, sublimata dagli ideali di fede e di alta moralità. Alberobello ricevette, in quei giorni, una lezione di vita. I parenti della vittima, affranti ma rassegnati, cedettero al perdono.
Il 27 giugno 1974 il Consiglio comunale di Alberobello, in seduta pubblica, commemorò il vigile urbano Orazio Cammisa e deliberò che l’uccisione era avvenuta nell’esercizio delle proprie mansioni per servizio e gli attribuì l’encomio solenne. Trasmessi gli atti, dopo qualche anno il Ministero dell’Interno ne decretò lo status di Vittima del Dovere.
L’8 novembre 2013 a circa quarant’anni dall’avvenimento, la Parrocchia di Sant’Antonio, sulla scia del riconoscimento pubblico ai cittadini alberobellesi distintisi nel proprio campo di attività professionale e lavorativa e additata ad esempio, lo omaggia, durante la festa di Santa Lucia con il Premio Cittadino; ed a novembre in occasione della commemorazione dei defunti, con un attestato alla memoria, ha voluto ricordare pubblicamente e solennemente Orazio Cammisa come simbolo reale dei nobili valori della legalità e dell’attaccamento al dovere indicandolo da allora, oggi e per il futuro a tutti i cittadini che si sentono onesti.
Ad Alberobello una via della città porta il suo nome, proprio una di quelle che lo vide ragazzino giocare tra i muretti a secco e i trulli, ad un passo dalla casa paterna.
La memoria è un pezzo di storia e per questo è un onore per noi mantenerla sempre viva. Personaggi di questo spessore morale e professionale meritano di entrare a far parte della Memoria Storica degli appartenenti alla Polizia Locale di tutt’Italia, perché rappresentano motivo di orgoglio per la Polizia municipale di Alberobello e per tutti noi.
ONORE AI CADUTI DELLA POLIZIA LOCALE!
ONORE A ORAZIO CAMMISA!
IL FUORI CORO

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